Dal 1969 al 1976
Già da alcuni
anni qualche musicante di Tavernola prestava servizio nella Banda di Sarnico, specie durante le lunghe pause del Corpo Musicale
del paese. Vedendo l'efficienza e l'organizzazione che caratterizzavano altri complessi
bandistici, alcuni musicanti si sentirono quasi in dovere di tentare una
analoga esperienza in Tavernola.
Da questo
nacque la richiesta di autonomia del Corpo Musicale; si voleva provare a
rifondare la Banda sull'esempio di altre, che godevano di ottima salute.
Il Corpo
Musicale cercò di darsi una struttura ben definita e responsabile.
All'inizio
del 1969 venne formato un Consiglio Direttivo, che era così composto:
Geom.
Pietro Pusterla |
Presidente |
Sig. Romualdo Sorosina |
Vice
Presidente |
Sig.
Giacomo Zanni |
Segretario |
Sig.
Emanuele Sorosina |
Cassiere |
Sig.
Alessandro Foresti |
Consigliere
esterno |
Sig. Carlo Colosio |
Consigliere
esterno |
Sig.
Alessandro Colosio |
Consigliere
interno |
Sig. Cesare
Belotti |
Consigliere
interno |
Sig.
Daniele Martinelli |
Consigliere
interno |
Sig.
Innocente Bettoni |
Consigliere
interno |
Sig. Pietro
Bettoni |
Consigliere
interno |
Sig.
Tarcisio Fenaroli |
Istruttore
allievi |
Sig.
Pasquale Foresti |
Sostituto
generale |
Prof. Ludovico
Chiari |
Maestro |
Inizia,
con questo Consiglio Direttivo, la preziosa collaborazione tra la Banda ed il
maestro Prof. Ludovico Chiari.
Questo
maestro venne scelto proprio dai musicanti che frequentavano la Banda di Sarnico perché ebbero la possibilità di conoscere le doti
di questa persona, che da anni, dirigeva il Corpo Musicale di Sarnico.
La
banda riprese la sua attività con grande entusiasmo, ben organizzata, poggiava
principalmente su tre personaggi: Colosio Alessandro,
instancabile animatore, Martinelli Mario che continuava il suo lavoro con le
nuove leve ed il maestro Chiari che, armato di grande pazienza, ricostruiva le
basi musicali di una Banda cresciuta un po’ allo sbaraglio.
Già
nello stesso anno il Corpo Musicale riprese alla grande con un concerto a
Tavernola il 13 aprile; lo stesso concerto verrà poi riproposto agli operai
della Ditta Lanza di Predore, in occasione del Primo
Maggio.
Anche
la popolazione partecipò attivamente a questa «ricostruzione» della Banda con
offerte molto generose.
L'incasso
del servizio augurale di fine anno fu di ben L. 360.000. Anche alcuni musicanti
contribuivano alle entrate; erano coloro che prestavano servizio anche nella
Banda di Sarnico; leggiamo dal libro cassa:
24-12-1969
CONTRIBUTO DEI MUSICANTI CHE SUONANO A SARNICO
Cristinelli Eugenio L.800
Foresti
Luigi L.5.400
Fenaroli
Bernardo L.1.300
Martinelli
Cesare L.3.600
Colosio Alessandro L.6.900
Martinelli
G. Battista (Pipo) L.5.000
Bettoni Innocente L.5.500
Gli anni dal 1969
al 1973, sono anni di crescente entusiasmo attorno al Corpo Musicale, basti
pensare che dal febbraio 1969 al dicembre 1973 la banda prestò ben 127 servizi,
dei quali, più di sessanta nei paesi limitrofi.
Il patrimonio
strumentale raggiunse le 64 unità.
L'attenzione
della popolazione nei confronti della Banda è dimostrata anche dal fatto che
alcune delle persone più influenti del paese entrarono a far parte di questa
associazione come soci sostenitori. Infatti, nel 1970, il Corpo Musicale
annovera tra i Soci il Dott. Franco Formenti, il
Dott. Giovanni Guatteri, il Sig. Leonardo Colosio, il Sig. Renato Pusterla, il Sig. Massimo Cancelli,
il Sig. Luigi Sorosina ed il Sig. Dario Rosignoli.
Furono molto
numerosi coloro che desideravano suonare con la banda, e non erano
necessariamente tutti ragazzi. L'alto numero degli allievi creava, però,
problemi dal punto di vista economico. Sebbene, in generale, la situazione
economica delle famiglie tavernolesi fosse discreta, non si poteva pensare di
accollare alle famiglie la spesa per l'acquisto dello strumento.
L'estrazione
sociale, della maggior parte degli allievi, era operaia, ed a ben altre voci di
spesa era destinato il bilancio famigliare. Divenne perciò una necessità il
fare più servizi possibile, specialmente fuori Tavernola, dove si era meglio
remunerati. In alcuni casi, pur di non perdere possibili introiti, la Banda
prestava anche due servizi contemporaneamente, dividendosi in gruppi... di
pronto intervento.
Il
Corpo Musicale di Tavernola era ben accolto, dovunque. Un po’ perché la giovane
età di molti musicanti destava curiosità e simpatia, un po’ perché gli «anziani
sapevano fare allegria», terminato il servizio vero e proprio. Finita la
processione o la manifestazione civile, alcuni musicanti formavano un gruppo
strumentale, il «bandino», ed eseguivano ballabili e
canzonette. Coloro che non sapevano eseguire questi brani, così improvvisati,
cercavano di intrattenere le ragazze del posto; un ballo, due chiacchiere ed
arrivederci.
Anche
come canto i musicanti sapevano farsi valere; dopo aver eseguito qualche valzerino, arrivava, puntuale, il rinfresco ed allora si
poteva cantare.
Del 1970
ricordiamo in modo particolare alcuni servizi a Predore,
a Carzano, a Vigolo, a Riva di Solto
ed a Tagliuno, dove i musicanti tennero anche un
concerto in occasione della festa dell'Avis locale
Naturalmente
anche il 1971 fu un anno di numerosi impegni per il Corpo Musicale di
Tavernola. Un cenno particolare merita la partecipazione al Raduno Bandistico
di Boario Terme. Molti i Corpi Musicali che parteciparono a quel raduno; alcuni
anche più preparati della Banda di Tavernola, che presentò per l'occasione
«Pierrot in Festa». Quando il Corpo Musicale di Tavernola iniziò la sua
esibizione, il pubblico era molto attento e curioso di sentire quale era il
livello di preparazione di questa banda, nella quale suonava un gran numero di
ragazzini. La valutazione del pubblico, trascinato nell'applauso dai molti
tavernolesi presenti, fu entusiasta, anche se non del tutto obbiettiva, secondo
i maestri degli altri Corpi Musicali. I ragazzi, dopo il concerto, si fecero
notare anche nell'assalto alle piramidi di panini, preparate per l'occasione.
Della Banda
di Tavernola si parlava con molto rispetto in tutta la provincia.
Non
c'era nessun Corpo Musicale che potesse vantare una così grande partecipazione,
specialmente giovanile. Fu così che anche la stampa locale si accorse
dell'esistenza della Banda di Tavernola.
Memorabile, nel
1972, la partecipazione al Raduno di Verona, organizzato dall' ANBIMA
(Associazione Nazionale Bande Musicali).
II
Corpo Musicale si presentò a Verona forte di 77 elementi e con una buona
preparazione. Questa partecipazione aveva destato molta attesa tra i musicanti,
che speravano di ben figurare.
Purtroppo
a Corpi Musicali più blasonati e rinomati di quello tavernolese fu riservato
l'onore di suonare, sul palco dell'Arena, la marcia sinfonica Primavera (che la
Banda di Tavernola conosceva benissimo); ai tavernolesi rimase la soddisfazione
del «concertone» finale sulle gradinate della famosa
Arena di Verona.
Nel
gennaio 1974 avvenne un avvicendamento ai vertici del Consiglio Direttivo del
Corpo Musicale.
Il
Geom. Pietro Pusterla lasciò la carica di Presidente, per quella meno
impegnativa di consigliere. Ciò fu dovuto ai troppi impegni di lavoro del
Presidente uscente, il quale sarà comunque sempre vicino alla Banda; due dei
suoi figli, più tardi, faranno parte del Corpo Musicale.
Nell'assemblea
del 5 gennaio venne eletto il nuovo Consiglio Direttivo, che era così composto:
-
Dott. Giovanni Guatteri
-
Sig. Carlo Brega
-
Sig. Gabriele Colosio
-
Sig. Romualdo Sorosina
-
Sig. Alessandro Foresti
-
Sig. Carlo Colosio
-
Geom. Pietro Pusterla
-
Sig. Alessandro Colosio
-
Sig. Mario Martinelli
-
Sig. Innocente Bettoni
-
Sig. Pietro Bettoni
-
Sig. Cesare Belotti
Da
questa assemblea incominciò la collaborazione del Dott. Giovanni Guatteri.
Negli
anni successivi, egli si rivelerà un elemento insostituibile per la passione ed
il grande equilibrio, con il quale saprà consigliare e stimolare i musicanti ed
in particolar modo il Consiglio Direttivo.
Anche
nel corso del 1974 tutto andò a gonfie vele; nuovi allievi entrarono a
sostenere gli anziani, anche a rischio di un po’ di confusione. Si fecero come
negli anni precedenti numerosi servizi, tra i quali ricordiamo quello di Siviano, nel mese di agosto.
Per i
ragazzini fu molto divertente sia il servizio, sia il rinfresco. Gli
organizzatori della festa rimasero esterrefatti dalla voracità dei ragazzi
della banda di Tavernola, che facevano a gara a chi mangiava più panini; ecco
la cronaca: Gianantonio Pusterla (6 panini),
Pierluigi Foresti (7 panini), Angelo Roberto Bettoni
(8 panini), gli altri a pari merito (5 panini).
Anche
i giovanotti si trovarono a loro agio, in quel di Siviano.
Alcuni musicanti, dopo il servizio, erano troppo indaffarati e così persero il
battello. Bettoni Onorio, Zanni Giacomo, Foresti
Pasquale e Pasinelli Alessandro furono traghettati a
Tavernola verso mezzanotte. Ci fu anche chi tornò il giorno dopo, sperando di
poter insegnare solfeggio alle ragazze dell'isola.
Un Corpo
Musicale che, oltre a suonare piacevolmente, sapeva anche serenamente
divertirsi, fu il risultato del lavoro del «triumvirato»Guatteri,
Colosio, Martinelli.
Si
può senz'altro affermare che questi dirigenti della Banda, con la fondamentale
collaborazione del Prof. Ludovico Chiari, rifondarono il Corpo Musicale di Tavernola.
Non
bisogna però pensare che le difficoltà ed i problemi fossero finiti per sempre.
In una associazione spontanea come la Banda, problemi e difficoltà, sono
all'ordine del giorno.
Nel
1976 ci furono parecchie defezioni dal Corpo Musicale. Alcuni giovani ammessi
nella Banda forse un po’ troppo frettolosamente, non si ambientarono, trovarono
più difficoltà di quante se ne aspettassero e lasciarono la Banda.
C'era
un certo malcontento; non sempre la intraprendenza del Consiglio Direttivo era
ben interpretata ed anche alcuni musicanti «anziani» appesero lo strumento
al... chiodo.
In
questo clima poco sereno, ci fu anche un bisticcio tra il Consiglio Direttivo
ed alcuni giovani musicanti.
Dobbiamo
ricordare che, in quegli anni, si esibiva a Tavernola il Complesso «La
Formazione Locale», fondato da Walter e Roberto Susio.
A questo gruppo partecipavano attivamente alcuni musicanti. Le prove del
complesso di tenevano presso la scuola di musica, e tutto filò liscio... fino a
che a qualche consigliere non venne in mente di far pagare, al complesso, un
affitto per l'uso della sala. I musicanti che suonavano nella «Formazione
Locale», sapendo che la Banda nulla pagava per la sala, reagirono
immediatamente, dando le loro dimissioni dal Corpo Musicale. Pasquale, Luciano,
Vinicio Foresti e Leandro Martinelli, quattro fra i migliori giovani della
Banda, uscivano di scena.
Anche
altri giovani del Corpo Musicale espressero in vari modi la loro solidarietà ai
dimissionari; la situazione non era certo molto facile per il Consiglio
Direttivo.
Da
questo momento di crisi la Banda uscì grazie al pronto intervento del
Presidente, Dott. Giovanni Guatteri, e riprenderà la
sua attività ancor più rinfrancata. Infatti, grazie al Presidente, i
«dissidenti» furono convinti a rientrare nel Corpo Musicale, con la promessa
che eventuali loro proposte di rinnovamento sarebbero state sottoposte
all'assemblea.
Nell'ottobre
1976, Pasquale Foresti, fattosi portavoce delle nuove esigenze che emergevano,
presentò all'assemblea alcune proposte per il rilancio della banda di
Tavernola. Vennero approvate, nell'occasione, alcune norme per ridurre
l'assenteismo alle lezioni di musica, per migliorare la preparazione degli
allievi. Venne riconfermata la fiducia a Mario Martinelli come insegnante degli
allievi, e a Fenaroli Bernardo come preparatore degli allievi, che già
suonavano nel Corpo Musicale. Si stabilirono, inoltre, precise regole per la
elezione degli organi dirigenti della Banda. L'assemblea approvò all'unanimità
il documento sottopostole ed elesse il Nuovo Consiglio Direttivo.