Dal 1977 al 1988
Dalla decisiva assemblea
dell'ottobre 1976 venne eletto il nuovo Consiglio Direttivo, così composto:
- Dott. Giovanni Guatteri
- Sig. Gabriele Colosio
- Sig. Alessandro Colosio
- Sig. Mario Martinelli
- Sig. Pietro Bettoni
- Sig. Elio Foresti
- Sig. Luciano Foresti
- Sig. Bernardo Fenaroli
- Sig. Pasquale Foresti
Per la prima volta, non erano
presenti nel Consiglio Direttivo persone esterne alla banda. Questo non fu per
sfiducia nei confronti dei collaboratori esterni, che continuarono a
collaborare con la Banda, ma perché i giovani del Consiglio pensavano che, sui
problemi del Corpo Musicale, solo dei musicanti potessero decidere.
Questa, come altre iniziative dei
nuovi consiglieri, non fu del tutto gradita, ma il seguito che questi giovani
avevano nella Banda era tale, che tutti si adeguarono alle nuove direttive.
Il Consiglio Direttivo offrì al
maestro, Prof. Ludovico Chiari, la massima collaborazione; maestro, consiglieri
e presidente discussero dei programmi futuri; si cercava di dare entusiasmo
nuovo anche al maestro, il quale, nonostante la sua paziente opera, non aveva
forse raccolto i frutti sperati e meritati.
Accadde però, nel giugno del 1977, che il
maestro informasse il Consiglio Direttivo di voler lasciare la Banda. Il Prof.
Chiari precisò che la sua decisione era dovuta ai troppi impegni ed alla
distanza fra Tavernola e Pontoglio, dove lui
risiedeva.
Questa notizia mise in grande difficoltà il
Consiglio Direttivo. Con il Prof. Chiari, il Corpo Musicale di Tavernola aveva
acquisito una precisa fisionomia, anche se rimaneva tanto lavoro da fare. In
otto anni di attiva presenza questo maestro aveva coltivato le future promesse
della Banda.
Comunque, l'affetto del Prof. Chiari per la
Banda di Tavernola non verrà mai meno; negli anni che seguirono egli sarà,
molte volte, presente alle manifestazioni della «sua»Banda.
Nell' estate 1977 un nuovo ed
importante problema assillò i responsabili del Corpo Musicale; trovare un nuovo
maestro, con esperienza, capacità e voglia di fare, non era facile.
Come già accadde nel passato,
furono i musicanti che collaboravano con bande forestiere a suggerire il
maestro. In questo periodo alcuni musicanti di Tavernola frequentavano la Banda
di Castro, in quel momento ottima formazione ed egregiamente diretta dal
Maestro Riccardo Cerutti. Fu Tarcisio Fenaroli,
ottima tromba, che suggerì il Sig. Cerutti come
possibile maestro.
Sentiti più pareri, il Consiglio
Direttivo diede mandato al Sig. Fenaroli Tarcisio di contattare il probabile nuovo
maestro; questi accettò di buon grado la nuova esperienza, e per la Banda di
Tavernola incominciò un nuovo, ricco periodo.
Il nuovo maestro, fin dalle prime
scuole di musica, impose la sua forte personalità. Fu subito in sintonia con i
giovani del Consiglio; c'erano tutte le premesse per fare grande la Banda di
Tavernola.
Le basi musicali coltivate dal
Prof. Chiari diedero i loro frutti sotto la direzione esperta e precisa del
maestro Riccardo Cerutti.
Il primo concerto lo preparò in
solo cinque scuole di musica; la Festa di San Michele era incombente, il tempo
per preparare un valido repertorio non c'era; l'esordio del maestro Cerutti non fu particolarmente significativo, ma fu molto
apprezzato dalla popolazione.
Molto
ben riuscito fu il Concerto di Natale 1977; il maestro aveva avuto il tempo
necessario per conoscere la banda e per trasmettere ai musicanti la sua carica
e la sua visione della musica.
Con il passare dei mesi, la scuola
di musica aveva cambiato aspetto; massima attenzione, serietà durante le
lezioni, amicizia e discussione al termine.
Non sono pochi i musicanti che,
avendo poi dovuto per vari motivi lasciare la banda, ricordano questo periodo
come il migliore vissuto nel Corpo Musicale.
Sicuramente il Sig. Riccardo Cerutti aveva una grande personalità, sapeva far sentire a
proprio agio sia anziani che allievi, ciò non disgiunto da competenza e da una
«paterna» severità.
Il Consiglio Direttivo era molto
soddisfatto di come le cose stavano andando; ormai nella Banda di Tavernola si
parlava solodi... concerti.
Nel
1978 ricorreva il settantesimo anniversario di fondazione del «Premiato» Corpo
Musicale «Religio et Patria» di Tavernola. Una associazione in salute, come la
Banda di quel periodo, non poteva non festeggiare in modo adeguato una così
importante ricorrenza. Bisogna pure sottolineare, che nella sua storia, era la
prima manifestazione che la Banda organizzava. Innanzitutto si risolse il
problema della divisa.
La
Banda di Tavernola non aveva mai avuto una divisa; per il decoro della banda
era però necessario fare questo passo, valutando i problemi economici
conseguenti.
Sottolineiamo
il fatto che il Corpo Musicale di Tavernola a differenza di altre bande, non
ha mai avuto dei... santi protettori, tolta la generosità della popolazione. Perciò,
la prima divisa della banda era limitata ad un paio di pantaloni blu e ad una
camicia azzurra, il tutto pagato dai singoli musicanti. Se mancavano i mezzi
economici, non mancava però l'entusiasmo; la festa per il settantesimo fu
bellissima.
Alla
manifestazione parteciparono i Corpi musicali di Caravaggio, di Sarnico e di Castro, i quali tennero un concerto molto
seguito dalla popolazione. Vennero premiati i musicanti «anziani», ed in
chiusura suonò il Corpo Musicale festeggiato.
Alla manifestazione intervenne
pure il maestro Prof. Ludovico Chiari al quale, i musicanti, vollero offrire
una targa ricordo, come ringraziamento per il lavoro svolto a Tavernola.
Durante la festa venne anche
presentata una ricerca sulla Storia della Banda di Gabriele Foresti, mentre
Teresa Pusterla presentava i vari Corpi Musicali.
Con le
manifestazioni promosse per il settantesimo di fondazione, il Consiglio aveva
provato le proprie forze dal punto di vista organizzativo.
I giovani del Consiglio erano
piuttosto inesperti, la riuscita di questa manifestazione li rinfrancò e
manifestò la grande collaborazione popolare che si animava attorno al Corpo
Musicale.
Gli impegni del Corpo Musicale
furono tantissimi anche nel 1978, ma erano affrontati con uno spirito diverso, rispetto
al passato; anche i servizi poco importanti venivano svolti con la massima
serietà e partecipazione. Non sempre il maestro Cerutti
partecipava a questi servizi, specie se in Tavernola; era Alessandro Colosio, che lasciato il bombardino per motivi di età,
svolgeva le funzioni di Vice Maestro.
Un altro problema che il Direttivo
affrontò fu la riorganizzazione della scuola allievi. ormai, da quasi un anno,
l'attività dell'instancabile Mario Martinelli era rivolta a pochi allievi, e si
sentiva la necessità incrementare il numero di allievi e di razionalizzare sia
l'insegnamento che la loro partecipazione alla Banda. Tutti i giovani del nuovo
Consiglio Direttivo si presero l'impegno di gestire una nuova scuola allievi.
Parteciparono a questa scuola allievi più di
una cinquantina di ragazzi; venne concesso il salone del Cacciamatta
ed il corso iniziò alla grande.
Il responsabile del corso era
Pasquale Faresti, coadiuvato dai fratelli Luciano e Vinicio, da Martinelli Aleandro, da Fenaroli Bernardo, da Foresti Elio e, più
tardi, da Zanni Fabio.
Questo corso rinverdiva la
tradizione delle lezioni di musica a casa dei fratelli Martinelli; molti furono
i musicanti che impararono a suonare frequentando questo corso, anche se non
bisogna dimenticare che alcuni frequentavano pure casa Martinelli, per
approfondire le loro conoscenze musicali.
Come sempre, l'appuntamento più
importante, durante l'anno, per il Corpo Musicale, erano le Feste Natalizie;
per due motivi: Il Concerto di Natale e gli Auguri di Buone Feste, con relativa
raccolta di fondi.
Nel 1978 i primi ad esibirsi
furono i ragazzi della Banda.
Dal
bollettino del gennaio 1979
“Alla
vigilia di Natale, come lo scorso anno, si è svolta la rappresentazione del presepio
vivente. Gruppetti di ragazzi e ragazze
rappresentanti alcuni i lavoratori, altri i pastori, altri ancora le varie
razze esistenti al mondo, si sono recati presso la capanna, situata nel
giardino comunale, accompagnati da alcuni ragazzi che suonavano la pastorella,
ed hanno manifestato la loro gioia con canti e preghiere
Il giorno di Santo
Stefano fu la volta del Corpo Musicale a
presentare gli Auguri a tutta la popolazione. Il concerto si tenne
nella Chiesa parrocchiale, stante la nota mancaza di
altro locale.
Il programma del concerto era il seguente:
- Marcia Radetzky Strauss
- Forza del Destino Verdi
- Cavalleria
Rusticana Mascagni
- Pastorale Tradizionale
-Sinfonia n.40 Mozart
- Cavalleria Leggera Suppè
Fu un concerto con i fiocchi. Il pubblico fece
un lungo applauso al maestro Cerutti, che con
abilità, aveva saputo elevare ad apprezzabili livelli il Complesso Musicale di
Tavernola.
Il
1979 fu un altro anno di intensa attività per il Corpo Musicale di Tavernola.
In particolare ricordiamo il
«Gemellaggio» con il Corpo Musicale di Castro.
Fu una manifestazione ben
riuscita; i due Corpi Musicali prepararono un concerto comune, che presentarono
sia a Castro che a Tavernola. La partecipazione di pubblico, specie
tavernolese, fu numerosa; queste iniziative, che nascevano dalla collaborazione
tra maestro e musicanti, sapevano coinvolgere la gente.
Anche gli anziani ex musicanti,
solitamente un poco critici, erano entusiasti di questa Banda giovane ed
attiva.
Divenne necessario anche un
momento di svago per musicanti che, ormai da tempo, partecipavano senza
assenteismi a tutti gli impegni che venivano assunti. Si decise perciò una gita
in Liguria.
Come è costume in tutte le
associazioni di un certo livello, vennero mandate in avanscoperta alcune
staffette (Elio e Bernardo) affinché, durante la gita, tutto andasse per il
meglio.
Dopo il rapporto delle staffette,
il Consiglio decise la gita a La Spezia, con pranzo a Levanto.
Tutto andò per il meglio con grande soddisfazione di tutti i musicanti, i
quali, durante il viaggio erano pure allietati dalla Fisarmonica di Tommaso
Fenaroli, che nella Banda suonava, con migliori risultati, il piccolo in mib.
Eseguito con sicurezza, il
concerto ebbe un notevole successo; non si era mai sentito la Banda di
Tavernola suonare così bene. Molto applaudito fu il minuetto dell'Arlesien, in cui Bettoni Walter,
di professione muratore, eseguì un magistrale assolo con il flauto; molti si
domandarono dove avesse imparato a suonare.
A queste sorprese il Corpo Musicale
non era nuovo; l'impegno era assiduo da parte di tutti. C'era chi, perfino sul
lavoro, ripassava la parte del «Nabucco», come il piattista
Pasquale Foresti.
I commenti su questo concerto
durarono parecchi giorni; era simpatico sentire parlare della Banda persone
che, generalmente, avevano altre cose per la testa. La banda stava giustamente
raccogliendo i frutti di tanti anni di sacrifici. Il lavoro di tanti, che nelle
pagine precedenti abbiamo conosciuto, si concretizzava in questo momento di espressione
musicale.
Nel giugno 1980 il Corpo Musicale
organizzò la «Festa con la Banda». Pur avendo, rispetto al passato, entrate più
consistenti, grazie anche agli insegnanti del corso allievi che lasciavano ogni
anno circa due milioni nelle casse della Banda, le necessità economiche del
Corpo Musicale aumentavano continuamente. Era necessario acquistare nuovi
strumenti ed anche nuove partiture; per far fronte a queste necessità il
Consiglio decise di fare la «Festa con la Banda».
Furono venduti molti biglietti della lotteria;
la cucina, affidata ad Attilio, lavorò senza tregua per tre sere ed i risultati
furono economicamente interessanti.
Collaborarono,
alla buona riuscita, i «Nati Stanchi», e numerosi musicanti.
La festa fu un momento di
solidarietà e di spirito di iniziativa; tutti lavoravano in allegria;
ricordiamo l'instancabile attività di Danesi Angelo (Babi)
e Bettoni Angelo (Ciorbèl);
indimenticabili anche i panini con i peperoni, tocco di classe, di Rino Rossi
(Benvenuto Balducchi).
Ogni sera, dopo la chiusura della
festa, molti si fermavano a cantare sotto il tendone; furono giorni di impegno
ma anche di allegria.
Durante la festa, la Banda
presentò un bel concerto, mentre le serate erano allietate da complessi
folkloristici e di ballo liscio.
La domenica pomeriggio, tennero il
loro primo «concertino» i ragazzi del Corso di Orientamento Musicale. I ragazzi
erano molto emozionati come, del resto, i loro giovani insegnanti. Il risultato
fu piacevole; i più entusiasti furono, ovviamente, i genitori delle giovani
promesse del Corpo Musicale.